Terminologia dell'arredamento d'ufficio

Quando si ha a che fare con l'arredamento d'ufficio, prima di scagliarsi verso acquisti affrettati a fronte di impulsi del momento, è bene prepararsi adeguatamente al settore, andando, cioè, a valutare tutti quei tratti caratterizzanti dell'arredo.
A proposito di arredamento, cioè, è fondamentale conoscere alcune terminologie tecniche del linguaggio, senza dare per scontato alcune parole che identificano, senza possibilità di errore, specifici prodotti o materiali. Ciò serve, non solo nel momento in cui ci si accinge a dover sistemare il proprio ufficio, ma, soprattutto, quando si ha a che fare con clienti esperti del settore e che necessitano un confronto.
È anche vero, però, che per la stragrande maggioranza di volte, si scambiano battute con clienti ed imprenditori di  arredi, senza che questi capiscano all'istante di ciò che si sta spiegando; è richiesto, dunque, un linguaggio con meno tecnicismi, il più chiaro possibile, dato che, magari, chi sta di fronte,non ha le medesime competenze dell'interlocutore. Verrà presentato, qui di seguito, un breve decalogo di termini spesso utilizzati e che risultano estremamente utile nelle occasioni in cui si dovrà parlare con un professionista per l'acquisto dei nuovi mobili per ufficio ed arredamento in generale.
Isola lavoro, ovvero la scrivania con piano in un unico pezzo a forma di “L”, ma esistono anche le versioni composte a “V”; l'allungo dattilo, ossia il prolungamento laterale di una scrivania posizionato a 90 gradi per formare una "L" con essa; la sedia dattilo, definizione nata per le postazioni da dattilografo e che oggi, con questo termine, si intende una poltrona certificato e a norma di solito abbinata a postazioni operative; l'arredo operativo, un insieme di azioni volte all'armonia della linea dell'arredo con predominanti caratteristiche funzionali. Normalmente disponibili con un ampia gamma di forme e dimensioni, le linee di arredi operativi sono di solito destinate ai collaboratori con funzioni operative (e non di rappresentanza).
L'arredo direzionale, il quale, a differenza degli arredi operativi, denota delle linee direzionali che si distinguono per le finiture ed un design più ricco e ricercato per soddisfare, oltre ad esigenze di funzionalità, funzioni di rappresentanza.
La canalizzazione, fa riferimento ai supporti posti nelle scrivani, capaci di far passare dei cavi; il classificatore, ovvero l'armadio a cassetti predisposto per contenere le cartelle sospese; la sedia dell'operatore, colui che occupa abitualmente la postazione e la sedia del visitatore, termine che si riferisce alle sedute per i suoi ospiti; con la cosiddetta “parete attrezzata” si intende un armadio alto quanto il locale in cui e' inserito che oltre alla funzione di contenitore serve anche per dividere una stanza dall'altra; in ultimo si cita una chicca, un'aggiunta spesso trascurata, ovvero la gonna per scrivania.
Chiamata anche con il termine inglese “Modesty”, si tratta di un pannello posizionato sotto la scrivania con la funzione di coprire alla vista le gambe dell'operatore.